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Castano Primo, Turbigo

"L'impianto è inopportuno"

Alla fine è arrivato il parere del tavolo tecnico sull'impianto di cogenerazione tra le vie Lombardia e Molinara. Tutti concordi sul "no". Ratificato dal consiglio comunale.

Tutti concordi nel ribadire la loro posizione. Alla fine il tavolo tecnico (deciso in occasione del consiglio comunale aperto dello scorso 16 novembre e che si è dovuto esprimere sul cogeneratore tra le vie Lombardia e Molinara) non ha avuto dubbi. “Inopportuno un simile impianto a Turbigo”, si legge, infatti, nel documento firmato all’unanimità. La conferma è arrivata ieri sera nel consiglio comunale convocato proprio per ratificare, ufficialmente, il parere dello stesso gruppo di lavoro. “Un passo ed un traguardo importante – dicono il sindaco Christian Garavaglia, Davide Gritti, tra i membri del tavolo che, insieme a Severino Menaspà, rappresentava il comitato “Io amo il mio paese – No alle Bio… Balle”, e l’assessore di Castano Primo, Franco Gaiara, per i comuni confinanti o vicini a Turbigo (del gruppo, lo ribadiamo, facevano parte l’Amministrazione comunale turbighese, quindi, appunto, il comitato ed i comuni del Castanese, ancora Legambiente e la Coldiretti con Claudio Spreafico e Orfeo Favotto e, infine, il Parco del Ticino col direttore Claudio Peja) – La decisione è stata unanime. La nostra posizione è precisa e nel documento è chiaramente espressa: riteniamo, infatti, inopportuna, per motivi sociali e di localizzazione, la realizzazione di tale impianto a Turbigo”. Adesso, lo stesso documento sarà inviato, da una parte alla “Ely S.p.A.”, l’azienda che avrebbe dovuto costruire la struttura, dall’altra alla Provincia di Milano. E il 21 gennaio sarà il termine ultimo per porre in essere tutte le attività formali necessarie, mettendo forse, finalmente, la parola fine all’intera vicenda. La “Ely”, subito, aveva dichiarato che il giudizio del tavolo sarebbe stato valido e vincolante, tra qualche settimana dovrebbe esserci, dunque, l’ufficialità anche di questo. Contemporaneamente, l’azienda aveva chiesto di valutare in sinergia il progetto e possibili soluzioni alternative (tra le quali, ad esempio, un orto ed una serra cittadina a disposizione della comunità, sembra con un impianto di potenza minore rispetto a quanto previsto). “Il tavolo è nato per esprimersi in merito al cogeneratore – continuano dal gruppo di lavoro – E su questo ci siamo concentrati. Abbiamo accettato di prorogare di un mese la data rispetto a cui avremmo dovuto dare il parere (inizialmente il 17 dicembre, poi diventato il 21 gennaio), per ascoltare e vagliare ancor più nello specifico la situazione. Le possibili soluzioni alternative? Pur apprezzando la disponibilità di “Ely” a ricercare altre e differenti idee, abbiamo voluto specificare che siamo stati chiamati in causa per dare un giudizio esclusivamente sul cogeneratore, per il resto ci sono gli enti competenti. E’ stata ribadita, pertanto, l’inopportunità di una centrale a biomassa, di qualsiasi genere o tipo, suggerendo valutazioni per quanto concerne il fotovoltaico”.

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