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Turbigo

Cogeneratore: si va verso l'epilogo

Il tavolo di lavoro si dovrebbe riunire per l'ultima volta mercoledì. Poi entro il 21 gennaio si dovrà mettere, finalmente, la parola "fine" sulla vicenda.

L’ultimo incontro è fissato per il 9 gennaio, anche se, va ribadito, per la parola “fine” vera e propria bisognerà attendere, come già più volte specificato, il 21. Ancora poche ore, poi il tavolo di lavoro (deciso in occasione del consiglio comunale aperto dello scorso 16 novembre e che dovrà esprimersi sull’impianto di cogenerazione che sta per sorgere tra le vie Lombardia e Molinara a Turbigo) chiuderà, ufficialmente, i battenti. Mercoledì coloro che fanno parte dello stesso gruppo (l’Amministrazione comunale turbighese con il sindaco Christian Garavaglia e la responsabile dei servizi Ecologia e Attività Produttive, Viviana De Col, quindi Davide Gritti e Severino Menaspà per il comitato “Io amo il mio paese – No alle Bio… Balle”, Legambiente e Coldiretti con Claudio Spreafico e Orfeo Favotto, l’assessore di Castano Primo Franco Gaiara, in rappresentanza dei comuni confinanti o vicini a Turbigo, e, infine, il Parco del Ticino col direttore Claudio Peja) si ritroveranno per formalizzare il documento con le conclusioni a cui si è arrivati in merito alla delicata questione. Successivamente, tale documento verrà protocollato, portato in consiglio comunale e inviato, da una parte alla “Ely S.p.A.” (l’azienda che si sta occupando della realizzazione della centrale), dall’altra ai vari organi competenti. Fino al 21 quando tutte le attività formali necessarie dovranno essere poste in essere e, finalmente, la cittadinanza potrà conoscere quale sarà il futuro dell’area individuata e del territorio. Dopo i diversi incontri che, in queste settimane, si sono susseguiti tra i rappresentanti del tavolo, adesso, insomma, ci si sta avvicinando all’epilogo della vicenda. E a metà settimana il primo significativo “step” con il parere del gruppo di lavoro che la ditta ha dichiarato di fare proprio e che sarà valido e vincolante (come precisato anche nell’ultima lettera della “Ely S.p.A.”, dello scorso mese di dicembre, dove si chiedeva di valutare in sinergia il progetto ed eventuali soluzioni alternative all’impianto e dove veniva, appunto, ribadito tale concetto).

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