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Castano Primo

Calamità naturali: un piano di emergenza

L'assessorato ai Servizi Sociali e la Protezione Civile hanno studiato un apposito piano di emergenza per aiutare quei cittadini in difficoltà. Per tutte le calamità naturali.

Gli anziani, chi è portatore di handicap o chi si trova in determinate situazioni di difficoltà: per ora sarà la neve, ma, in futuro l’intenzione è qualsiasi altro tipo di evento o calamità naturale. Pronti ad intervenire... senza perdere tempo. Così, fin da subito, da una parte l’assessorato ai Servizi Sociali di Castano Primo, dall’altra il gruppo comunale di Protezione Civile si sono attivati con un vero e proprio piano di emergenza. Gi uni affianco agli altri, insomma, si aiuta la popolazione. “L’iniziativa – spiega il vicesindaco castanese, Roberto Colombo – nasce su proposta dei due coordinatori della Prociv, Flavio Gaio e Paolo Moriggia. Purtroppo, molto spesso, quando nevica oppure ci sono particolari eventi naturali, non tutti riescono a far fronte con le sole loro forze ai disagi che si vengono a creare. Abbiamo pensato, quindi, di muoverci proprio per portare un sostegno ed un aiuto concreto a questa parte della popolazione”. Il servizio (i cittadini potranno richiedere “una mano” direttamente negli uffici municipali o anche attraverso il sito internet del comune, molto probabilmente compilando un apposito modulo) sarà rivolto, nello specifico, ai quei pensionati che vivono da soli ed a coloro che si trovano in particolari situazioni di difficoltà e criticità. Nel caso della neve, ad esempio, i volontari della Protezione Civile saranno a disposizione per spalare gli ingressi delle abitazioni, i passi carrai e per liberare le aree rimaste direttamente colpite. Ma anche i vari edifici pubblici, quali possono essere gli istituti scolastici, rientrano nel piano di emergenza. “Stiamo ragionando, inoltre – conclude Colombo – per cercare di coinvolgere nel progetto, contemporaneamente, quelle persone che, per motivi differenti (dovuti a situazioni di disagio e difficoltà con cui, ogni giorno, sono, purtroppo, costrette a confrontarsi), chiedono sostegno e sono aiutate dal comune, affinché possano diventare parte attiva dell’iniziativa, dedicando parte del loro tempo (e qualora vi sia la forza necessaria) al prossimo.

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