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Sport locale

Addio Bonizzoni, storico mister

L'ultimo saluto a Luigi 'Cina' Bonizzoni. Allenatore del Milan aveva vinto lo scudetto del 1958/59. Due anni fa l'avevamo incontrato a casa sua ad Ossona.

Le immagini in panchina, durante un allenamento o prima di una partita. Foto che raccontano la vita di un uomo semplice, d'altri tempi, capace di insegnare, ma, soprattutto, essere parte attiva di un calcio che ha fatto storia. Sembra ieri (invece sono passati, già, due anni) che, seduti sul divano della sua casa di Ossona, ce le mostrava, una ad una. "Vedete qui, stavamo facendo la preparazione" o ancora "Guardate questa: c'era il derby con l'Inter", fino alla vittoria dello scudetto col Milan nel 1958/59. Luigi Bonizzoni, per tutti il 'Cina', sarebbe andato avanti per ore ed ore a raccontarci episodi e aneddoti di quei suoi periodi trascorsi alla guida di questa o quella squadra di A ed anche nelle serie minori. Luigi Bonizzoni, in fondo, era così: gli piaceva parlare di calcio, o per dirla alla vecchia maniera, "di pallone" ed è così che, oggi, vogliamo ricordarlo. 93 anni da poco compiuti, il 'Cina', se ne è andato per sempre ieri: una pagina dello sport italiano che vola via, un mister che non era solamente un allenatore, bensì per tanti suoi giocatori è stato una vera e propria guida, fuori e dentro il terreno di gioco. Il prato verde, dopotutto, era la sua seconda casa, lui che era stato su diverse panchine: Magenta, Monza, Crema, Brescia, Palermo, Como, Atalanta, Marsala, Udinese, Bellinzona, Genoa, Foggia, Cesena, Imperia, Pro Patria, poi il Milan, con cui, appunto, fece un fantastico capolavoro, vincendo lo scudetto della stagione 1958/59. Dieci in totale le stagioni nella massima serie, più altre tra selezioni nazionali ed Interlega, fino alla Nazionale Italiana Cantanti, che ha guidato per un decennio, praticamente dal momento della sua fondazione, e ad un impegno costante in Federazione, a Coverciano, in qualità di esaminatore ed organizzatore dei corsi per tecnici o come commissario provinciale e regionale. Una passione per "il pallone" che, però, andava oltre il campo: ne sono testimonianze diverse pubblicazioni e le collaborazioni con Avvenire ed il Guerin Sportivo, quando Gianni Brera ne era direttore. E, poi, è stato proprio lui a far debuttare Dino Zoff e Giovanni Trapattoni ed ha allenato Cesare Maldini e Ferruccio Valcareggi. "Ciao mister", l'immagine che ci porteremo sempre dentro di te è di quel giorni di novembre di 2 anni fa: tu nella tua casa di Ossona con la maglia numero 91 della Nazionale Italiana, con tanto di nome (e non poteva che essere "Cina"), insieme al grande bomber rossonero, Pierino Prati, più altri amici, tutti lì per festeggiare il tuo 91esimo compleanno.

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