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Castano Primo, Nosate, Turbigo

Biomasse: il Consiglio di Castano dice "no"

Maggioranza e minoranze di Castano Primo hanno espresso all'unanimità la loro contrarietà all'impianto di cogenerazione. In attesa del parere del tavolo di lavoro.

Niente ma e niente se, ma un “no” più che mai chiaro e preciso. Maggioranza e minoranze, stavolta, non hanno avuto dubbi, perché sarà pur vero che l’impianto di cogenerazione che sta per sorgere tra le vie Lombardia e Molinara è sul territorio di Turbigo, però basta spostarsi di pochi passi ed ecco che ci troviamo nel comune di Castano Primo. I cittadini chiamano, il Consiglio comunale non perde tempo e, subito, risponde: da una parte chiedendo le varie documentazioni, dall’altra, appunto, esprimendo, in maniera unanime, tutta la sua contrarietà al progetto. Vicini, insomma, alla gente ed a quanti vivono nella zona direttamente interessata, un messaggio, certamente, importante, quello che arriva dall’Amministrazione comunale castanese e dai due gruppi di opposizione (Obiettivo Futuro – Lega Nord e Uniti per Castano). “Non siamo contro alle cosiddette energie rinnovabili o alternative – precisa l’assessore all’Ambiente, Franco Gaiara, tra l’altro scelto quale rappresentante dei comuni a fare parte del tavolo di lavoro che sullo stesso impianto, tra pochi giorni, dovrà pronunciarsi – Ciò su cui vogliamo che si pongano le attenzioni sono il luogo deciso per realizzare la struttura ed il fatto che andrà ad aggiungere ulteriori criticità ad un territorio già saturo. Stiamo, quotidianamente, monitorando la situazione”. “No”, ci ha tenuto a precisarlo, nuovamente, anche Adriano Canziani, capogruppo di minoranza di Obiettivo Futuro – Lega Nord: “Senza entrare nel merito dell’impianto – ribadisce – Non capiamo determinate scelte fatte: dalla mancanza di trasparenza, fino all’area individuata per realizzare la centrale. I dubbi e gli interrogativi sono tanti, ora vogliamo capire come i membri del tavolo si esprimeranno, poi sarà il momento di ulteriori valutazioni”. “Le energie rinnovabili sono un capitolo a parte, qui c’entra il nostro territorio, costantemente costretto a doversi confrontare con situazioni di criticità importanti – conclude Dario Calloni, di Uniti per Castano, l’altro gruppo di opposizione in Consiglio – Adesso, se ne aggiungerebbe un’altra. L’impianto è tra le abitazioni, con le conseguenze per chi vive o ha la sua attività proprio lì”.

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