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Mesero

Berto,un nonno molto speciale

Molti cittadini lo conoscono solo con il suo nome d’arte, Nonno Berto; ma chi è, in realtà, Umberto Cavallin? Umberto nasce a Milano nel 1932. In giovane età perde il padre e viene mandato a studiare nell’istituto dei Martinitt fino al termine della Grande Guerra. Il piccolo Umberto non eccelleva negli studi, ma aveva una grande passione per la lettura e la letteratura. Durante gli anni più duri della guerra, la sua famiglia perde tutto, così, terminata la scuola, è costretto ad andare a lavorare. Ormai adolescente, riesce a coltivare i propri interessi per la poesia e il teatro, grazie agli amici, con cui forma un piccolo circolo culturale; tramite uno di loro gli viene data anche la possibilità di fare il servitore di scena ed entrare nei teatri più importanti di Milano. In questi anni assiste da dietro le quinte a spettacoli di alcuni dei ‘mostri sacri’ della scena italiana, come Gino Cervi o Vittorio Gassman, da cui cerca di apprendere il più possibile. Negli anni ‘60 passa dall’altra parte della barricata, riuscendo a fondare una piccola compagnia teatrale (La compagnia durerà fino ai primi anni ‘90). Nel 1970, quasi per caso, Umberto conosce, tramite il suo lavoro di autotrasportatore, Alberto Veronesi, un autore di testi e versi scritti rigorosamente in dialetto milanese (per lui questa figura sarà molto importante nel corso degli anni, tanto che ancora oggi usa il termine ‘Maestro’ quando ne parla). Da Veronesi eredita la passione per la poesia, quella scritta in “milanese dotto”, e prova a formulare i suoi primi versetti che lo portano, nel 2003, a realizzare un progetto alternativo a cui collabora attivamente: la creazione di un mensile chiamato ‘El Milanes’, scritto completamente in dialetto milanese; la rivista ha una vita di tre anni, poi il progetto fallisce perchè “I milanesi non sanno più leggere ne parlare il milanese”. Nel 2008 esce la quarta antologia di versi intitolata ‘Poesie in Milanes’: testi scritti completamente in dialetto, composti dal 1988 fino al recente presente. Nel 2000 Nonno Berto si trasferisce a Mesero e da quel momento inizia a utilizzare lo pseudonimo ispirato dalle due nipotine. Fin dal suo arrivo si dimostra una persona molto volenterosa, si butta nel sociale e partecipa attivamente alla vita del paese. Nel corso degli anni presenta 4 spettacoli. A ottobre dello scorso anno ha guidato un laboratorio interattivo per i bambini delle scuole Elementari chiamato ‘Nonno Berto e le sue storie’. Nel 2005 ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione del gruppo ‘Angeli della strada’, del quale tuttora fa parte, con il compito di facilitare l’entrata e l’uscita da scuola da parte di mamme e bambini durante l’attraversamento pedonale. Nel 2006 è stato premiato con la consegna di un ‘Bernardino d’Oro’.

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