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Cultura

Il mio mondo si chiama arte

Ennio,figlio del maestro Filippo Villa,ci racconta la sua storia

Un ragazzo e una passione nata da anni di esperienza, che oggi è diventata il suo pane quotidiano: così si potrebbe riassumere la storia di Ennio Villa, un abile e giovane artista di Buscate, con, nonostante l’età, molti anni di apprendistato e di studio sulle spalle e una carriera già brillante e promettente. Ennio, classe 1983, rappresenta, infatti, la quinta generazione di una famiglia di artisti: suo padre è il noto maestro Filippo Villa, personalità eminente a Buscate, da cui ha preso tutta la creatività e l’estro artistico. Diplomato al Liceo Artistico, Ennio è pittore, scultore e restauratore, collabora quotidianamente con lo Studio d’Arte di suo padre ed è suo assistente durante i corsi di orientamento artistico, organizzati in collaborazione con il Comune. Con lui ha avuto modo di realizzare, fra l’altro, i due grandi murales della Sala Civica, il ciclo delle cinque vetrate dell’abside della chiesa di Vanzaghello e la grande vetrata della parete di facciata della chiesa stessa. Numerose sono state le sue partecipazioni a eventi e manifestazioni artistiche di notevole importanza, come alla quarta edizione del concorso nazionale di pittura ‘Legnano Arte’, organizzata dall’Associazione Arte Cultura e Comunicazione ‘Antonello da Messina’ con il patrocinio del Comune, della Provincia di Milano e della Regione Sicilia o alla personale, tenutasi lo scorso dicembre, alla Galleria del Palazzo ‘100 firme’ di Lissone. Da qualche anno si occupa, però, anche di un’altra specialità, che va a completare e ad arricchire il suo percorso artistico intrapreso finora: l’aerografia. L’aerografo o aeropenna è uno strumento simile ad una normalissima penna che spruzza il colore inserito in un serbatoio attraverso un’apertura mediante un flusso di aria compressa, la quale nebulizza il colore che esce dall’altra estremità della penna. “Questa tecnica nasce e si colloca in un periodo storico di pieno fermento scientifico e sociale, ovvero nel XIX secolo in Germania - spiega Ennio - Ma ai giorni nostri l’aeropenna sta vivendo un periodo di grande duttilità e di estrema diversificazione nelle applicazioni”. Basti pensare, infatti, ai capi firmati decorati con aerografie nel campo della moda, alla body art, ai tatuaggi temporanei, all’uso abituale in pasticceria, nelle scenografie, nel modellismo, nel cinema e negli effetti speciali, nelle illustrazioni grafiche e nel trucco estetico, tutti settori in cui l’aerografo resta uno strumento espressivo che in mano ad un artista può permettere di realizzare lavori straordinari e soprattutto unici, con quel tocco inconfondibile. “Mi sono avvicinato a questa tecnica - prosegue Ennio - perché sono sempre alla ricerca di nuove espressioni artistiche. Quindi ho voluto imparare ad usare questo strumento, applicandolo anche nel mondo che più mi appassiona, quello dei motori, essendo io un motociclista”. Da qui sono nate spettacolari realizzazioni. Per chiunque fosse interessato o volesse contattare Ennio lo può fare al numero 333/6662206 o all’indirizzo mail studio [dot] arte [dot] villa [at] fastwebmail [dot] it.

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