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Sport nazionale

Scatta la serie A

Riparte il campionato italiano. La Juve campione in carica giocherà l'anticipo del sabato, le altre saranno di scena, invece, domenica. Una stagione più povera di talenti.

Si riparte, molto probabilmente, con due certezze: da una parte che la Juventus è sicuramente la squadra "da battere", dall'altra, invece, che il nostro campionato (la serie A, per intenderci) non sarà più "di grido" come, forse, poteva esserlo fino a qualche anno fa. Molti dei principali campioni se ne sono andati, è vero qualcun'altro è rimasto, e la A sembra perdere, giorno dopo giorno, quei pezzi che l'avevano fatta diventare tra le più ambite nel palcoscenico europeo ed anche mondiale. Va beh... inutile piangersi addosso... è arrivato il momento di scendere nuovamente in campo. Si ocmincerà domani pomeriggio, i primi due anticipi (Fiorentina - Udinese - ore 18, e la Juve, campione d'Italia, di scena, come un anno fa, contro il Parma, alle 20.45), poi domenica toccherà a tutte le altre: una gara alle 18, Milan - Sampdoria, il resto, invece, la sera, a partire dalle 20.45 (Atalanta - Lazio; Chievo - Bologna; Genoa - Cagliari; Palermo - Napoli; Pescara - Inter; Roma - Catania e Siena - Torino). Si fa sul serio, insomma: le amichevoli ed i test estivi salutano, riparte la stagione che, a metà maggio, ci dirà, ufficialmente, chi sarà il prossimo campione d'italia. Juventus favorita, dicevamo (nonostante la tegola Antonio Conte, squalificato 10 mesi), seguono, però, altre formazioni che, in queste settimane, hanno cercato di rinforzarsi per essere protagoniste. L'Inter, forse, la più accreditata (sono arrivati alcuni importanti innesti, ma ci sono state anche significative partenze... o ci saranno a breve), quindi il Milan (che ha perso pezzi da '90' - Ibra e Thiago Silva, ma attenzione il Diavolo quando c'è da dire la sua non si tira mai indietro) e appena dietro, a nostro avviso, le due incognite del campionato: la Roma, del nuovo corso Zeman e di alcuni giovani interessanti, poi il Napoli (via Lavezzi, il tecnico Mazzarri ha ricreato una compagine che vuole ancora stupire). Infine, l'Udinese con il solito Guidolin a fare da traghettatore, la Lazio, del neo allenatore Petkovic (Klose e Hernanes le garanzie, manca, però, qualche altro elemento di spessore) e mettiamoci pure la Fiorentina (Montella è un mister giovane, ma a Catania ha, già, dimostrato di saper fare giocare bene le sue squadre). Una nota la merita anche il Parma, nell'ultima parte della scorsa annata con Donadoni ha raggiunto cifre importanti. E, poi, Genoa, Cagliari, Atalanta, Palermo, Siena, Catania, Chievo Verona e Bologna, oltre alle neopromosse Sampdoria, Pescara e Torino.

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