"Segno di debolezza, non di forza"

L'istituto d'istruzione superiore Torno ricorda Melissa, la giovane studentessa uccisa dall'esplosione sabato mattina. Letture, testimonianze e un minuto di silenzio.

Una ragazza come loro: studiava e amava la vita. Sono le 11, la campanella suona, un suono, però, diverso da tutti gli altri giorni. C’è un minuto di raccoglimento e silenzio, così, stamattina, gli studenti dell’istituto d’istruzione superiore Torno hanno voluto ricordare e rendere omaggio a Melissa, la 16enne morta sabato a seguito dell’esplosione fuori dalla scuola che frequentava a Brindisi. Poi, è stata la volta di tre giovani alunne che si sono alternate al microfono della presidenza della struttura castanese. Una ad una hanno ripercorso quei terribili momenti, l’accaduto, le notizie che, col passare del tempo, si susseguivano, quindi diverse letture, pensieri e meditazioni, che gli stessi allievi del Torno hanno voluto fare proprie. E, alla fine, si è continuato a riflettere e confrontarsi nelle varie aule, con gli insegnanti, il personale scolastico, insomma tutti insieme. “Cerchiamo di convincerci che certe scelte non pagano; che la scuola è un momento in cui prima di ogni cosa si apprende la convivenza e la legalità. Come ha detto il ministro Profumo nella lettera inviata, l’altro giorno, agli studenti ed alle studentesse ‘Dimostreremo che i terribili fatti di oggi sono un segno di debolezza e non di forza di chi li ha compiuti”. Le parole hanno risuonato per tutta la mattina nei corridoi e nelle stanze dell’istituto di Castano Primo.