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Turbigo

"Soldati: mandateli anche da noi"

Una risorsa e un'opportunità in più. Così il sindaco Christian Garavaglia spiega il suo appoggio ad un'iniziativa importante. Una lettera al Prefetto di Milano.

Li vorrebbe da noi, anzi... lo ha chiesto espressamente al Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi. “Non dimentichi i comuni più piccoli”, in sintesi la lettera che il sindaco di Turbigo, Christian Garavaglia, ha inviato nel capoluogo lombardo esprime proprio questo, nello specifico, però, lo stesso primo cittadino focalizza le sue attenzioni sull’utilità della presenza dei soldati anche nel Castanese, a salvaguardia della sicurezza e, soprattutto, di quanti vivono o lavorano nel nostro territorio. Non solo Turbigo, ovviamente, bensì un’idea e una richiesta che guarda, contemporaneamente, a tutte le altre realtà che vi ruotano attorno. Un’opportunità ed una risorsa importante, insomma, diventata, con il passare del tempo, una vera e propria necessità, come ci ha tenuto a sottolineare e che continuerà a ribadire con forza; e che, quindi, va tenuta in forte considerazione. “Le forze dell’ordine presenti oggi – spiega il sindaco Garavaglia – svolgono un lavoro economiabile ed essenziale, ma il personale a loro disposizione è troppo poco per poter affrontare “di petto” e con decisione la criminalità che, negli ultimi, anni sta, purtroppo, continuando a dilagare”. Troppi episodi e fenomeni, ogni volta più diffusi, tanto nelle grandi città, quanto nelle cittadine più piccole. “Perciò il supporto dei militari è e sarà sempre un ulteriore momento per far fronte a simili fatti – continua il primo cittadino turbighese – nell’ottica di una maggiore presenza e di un contrasto costante e specifico verso coloro che hanno intenzione di delinquere”. Altri e concreti aiuti, l’ennesimo supporto a chi, quotidianamente, è impegnato in prima persona per controllare e monitorare centri abitati e periferie, portando avanti azioni mirate di prevenzione e repressione: la presenza e la vigilanza dello Stato avrà proprio questo obiettivo, rinsaldando, contemporaneamente, il valore della giustizia. “Specialmente in periodi del genere – conclude Christian Garavaglia – in cui noi piccoli Comuni siamo particolarmente limitati nelle assunzioni di nuovo personale, iniziative quali, appunto, il supporto dei soldati alla cura dell’ordine pubblico ed al rafforzamento della sicurezza a servizio dei cittadini non possono che essere accolte favorevolmente. La Polizia locale, infatti, nonostante la professionalità e il grande impegno che, in maniera assidua ed attenta, mette in campo, per limiti di dotazione di personale e di tipologia di servizio, non può assicurare la totalità della sicurezza, ma avendo una risorsa in più, tutto ciò potrà essere garantito in tempi e modalità differenti”.

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