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Cultura

Gallerie d'Italia puntano sul 2012

Dopo i primi due mesi di apertura gratuiti, si attende la risposta del pubblico all'introduzione del ticket. Davvero positivi, fino ad oggi, i risultati ottenuti.

Il 2011 è finito e le Gallerie di Piazza della Scala chiudono con un buon bilancio. La grande affluenza che le sale espositive hanno registrato dall'inaugurazione di inizio novembre alla fine dell'anno è, infatti, positiva; anche se fino al termine dell'anno passato il biglietto era gratuito. Il museo, parte del progetto Gallerie d'Italia di Intesa San Paolo, che intende mostrare alla collettività il grande patrimonio artistico/architettonico dell'istituto di credito e della Fondazione Cariplo (partner del progetto), espone capolavori appartenenti all'Ottocento, in particolare quello lombardo. Nelle sale di Palazzo Anguissola Traversi e Palazzo Brentani si potrà apprezzare l'evoluzione della pittura di quel periodo, che vede il passaggio da un dipingere figurativo e capace di descrivere le vicende garibaldine in tutti i loro aspetti, personali e collettivi; al piacere di riprodurre gli angoli della vecchia Milano, coi Navigli e i suoi monumenti; fino ad arrivare a una pittura più astratta, alle soglie del divisionismo e del futurismo. Eccezione a colori, tele e cornici sono solo alcuni basso rilievi del Canova realizzati per commissione del principe Abondio Rezzonico. L'itinerario museale, curato da Fernando Mazzocca, si articola in tredici sezioni e ventitré sale situate nei sopracitati edifici, rivisitati dall'architetto Michele De Lucchi: Palazzo Anguissola Antona Traversi, punto di svolta nell'architettura fra Sette e Ottocento, e l'adiacente Palazzo Brentani, dove si respira l'atmosfera delle dimore nobiliari ottocentesche. Tra i capolavori esposti spiccano I Due Foscari di Francesco Hayez, La Confessione di Giuseppe Molteni, La Battaglia della Cernaja di Gerolamo Induno, Interno del Duomo di Milano di Angelo Inganni, Veduta del Naviglio sul Ponte di S.Marco di Giuseppe Cannella, La Raccolta dei Bozzoli di Giovanni Segantini, Ritratto di Fattori nel Suo Studio di Giovanni Boldini, Non Potendo Aspettare di Telemaco Signorini, La Leçon de Chant di Federico Zandomeneghi, Sogno e Realtà di Angelo Morbelli e La danza delle Ore di Gaetano Previati. Nel 2012 le Gallerie d'Italia – Piazza Scala apriranno una sezione dedicata al Novecento accompagnata dall'introduzione di un ticket d'ingresso che, considerato l'interesse di quanto già esposto e l'auspicata bontà della collezione in arrivo, non dovrebbe essere un freno per il fruitore. Tuttavia, l'antecedente del Museo del Novecento di Piazza Duomo non lascia sereni. Aperto gratuitamente per un periodo nel quale ebbe grande successo, il museo dell'Arengario vide una drastica diminuzione di visite quando fu introdotto il biglietto d'ingresso. Ma l'arte di qualità regala emozioni, ci consola, fa riflettere e dà idee: non c'è biglietto che tenga! Scambiare un aperitivo, un pacchetto di sigarette o qualche caffè con una visita in un museo dove la pittura si incrocia con la storia di una nazione, non deve essere più un problema.

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