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Politica

"Dalla Lombardia tagli alla politica"

L’approvazione di questo testo – spiega Cecchetti – costituisce un forte segnale di austerità; con questa legge gli stipendi dei consiglieri non saranno più legati a quelli di parlamentari e magistrati ma avranno come unico adeguamento i parametri stabiliti dall'Istat relativi al costo della vita, esattamente come avviene per qualsiasi altro lavoratore. A partire dalla prossima legislatura vi saranno poi ulteriori economie conseguenti al taglio dei vitalizi e del trattamento di fine mandato. Non si tratta insomma di un provvedimento di facciata ma di un pacchetto di misure reali. Abbiamo fatto presto e bene.
Ci saremmo però aspettati che, data la situazione, altre Regioni, soprattutto quelle con i bilanci in rosso, avrebbero a loro volta dato il buon esempio sul fronte dei tagli alla politica, ma così non è stato. Auspichiamo quindi che la nostra legge possa essere la prima di una serie di misure analoghe, in particolare in quelle realtà regionali dove lo sperpero e malagestione costituiscono la regola.
A questo riguardo – conclude Cecchetti – la manovra del Governo Monti non cambia di una virgola la situazione, ma anzi la peggiora. Non soltanto lascia intatti i grandi sprechi e taglia pesantemente le risorse dei nostri Comuni, ma aumenta anche il carico fiscale sulle spalle dei cittadini. Il risultato è che la mannaia calerà sul capo dei cittadini del Nord, in particolare dei lombardi. Altro che tecnici e professori, così erano capaci tutti.”

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