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Magenta

Continua la protesta Novaceta

Il prossimo 2 gennaio scade la cassaintegrazione straordinaria per i 145 lavoratori rimasti. Incontrato, intanto, il sindaco per discutere e affrontare insieme la situazione.

Continua la protesta dei lavoratori rimasti alla Novaceta, 145, che per il prossimo 2 gennaio si aspettano la scadenza della cassa integrazione straordinaria. “Rimaniamo convinti del fatto che se la politica ci darà una mano fino in fondo potremo ancora trovare una soluzione concreta per il rilancio dell'azienda e, soprattutto, per la tutela dei suoi posti di lavoro” afferma Stefano Orrigoni, Segretario della FEMCA CISL Legnano Magenta. E allora, stamattina, 25 ottobre, ecco un'assemblea illustrativa della situazione attuale, seguita da un corteo pacifico di protesta che è arrivato fin sotto le porte del Palazzo Comunale, dove una delegazione sindacale è stata ricevuta dal sindaco di Magenta, Luca Del Gobbo. Allo stato attuale delle cose, il curatore fallimentare e la proprietà immobiliare (Unicredit) hanno concordato sulla decisione di smantellare lo stabilimento; i costi di manutenzione sono altissimi, circa 80 mila euro al mese, secondo i sindacati, e vengono giudicati troppo elevati, visto che ad oggi non si registrano imprenditori interessati a rilevare l'attività. “E’ chiaro – afferma Orrigoni – che noi ci opporremo fino alla fine alla vendita dei macchinari che equivarrebbe alla serrata definitiva della Novaceta. Viceversa, riteniamo che questo sito produttivo abbia ancora potenzialità e, soprattutto, disponga di un personale dotato di professionalità e competenza. Un patrimonio umano che deve tornare ad essere messo nelle condizioni di poter operare al meglio. Dai recenti colloqui che abbiamo avuto anche a livello regionale – sottolinea il Segretario della FEMCA CISL Legnano Magenta – ci sono state date rassicurazioni in merito alla possibilità che vengano rinnovati i fondi per la cassa integrazione straordinaria. Ovvio, però, che condizione primaria per il rinnovo è la possibilità concreta che l’azienda abbia un futuro. E’ per questo che chiediamo una mano anche alla politica locale affinché la Novaceta non si trasformi in un’azienda definitivamente decotta”. Dal canto suo, il primo cittadino Del Gobbo, che ha ricevuto la delegazione insieme all'assessore Simone Gelli in veste di consigliere provinciale membro della Commissione Lavoro e Occupazione, ha concordato di richiedere urgentemente la convocazione del Tavolo di Crisi Provinciale preposto alla questione Novaceta. "L'Amministrazione comunale - spiega il sindaco - intende rilanciare l'idea di un accordo di programma tra tutte le parti coinvolte, Provincia, Regione, lavoratori, sindacati, proprietà, affinché si addivenga ad una possibilità di rilancio occupazionale. A fronte di un progetto serio, che abbia come punto fermo la garanzia di lavoro per i dipendenti di Novaceta, saremmo disposti anche a ridefinire la destinazione prevista dal Piano di Governo del Territorio per l'area" e Gelli ribadisce di aver presentato già nelle scorse settimane una mozione in Consiglio Provinciale perchè venga estesa la cassa integrazione a tutto il 2012. "Mi auguro che la mia proposta vada al più presto in Consiglio Provinciale - sottolinea Gelli - per dare più forza alle istituzioni coinvolte nel lavorare, insieme alle rappresentanze sindacali e a tutti i soggetti portatori di interessi, per far sì che si esplorino tutte le vie percorribili per ridare occupazione ai lavoratori".

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