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Arconate

La Bocciofila... protagonista

Tante le iniziative e gli appuntamenti durante tutto l'anno. Dalle gare, fino al pranzo sociale, alle gite ed ai momenti con studenti e cittadinanza.

Una realtà, sempre più, punto di riferimento per il territorio. Un gruppo di persone che, oltre alle varie gare regionali, provinciali ed al campionato italiano, sono sempre in prima linea quando si parla di attività rivolte ai ragazzi, alle donne ed alla cittadinanza intera. Stiamo parlando della Bocciofila Arconatese, protagonista, tra l’altro, solo pochi giorni fa dell’ennesimo appuntamento sportivo dell’anno. Quella gara regionale (2° Trofeo ‘GDF Trans’), a cui hanno preso parte davvero numerosi giocatori, oltre, ovviamente, al tanto pubblico che non ha voluto mancare all’importante iniziativa. Alla fine a trionfare è stato Cristiano Berti, seguito da Fiorenzo Bolzani, Giorgio Mosca e Marco Casati, ma ciò che più ha contato è stato lo straordinario clima di festa e amicizia che si è venuto a creare. E se da una parte, quindi, la competizione ha chiuso, ufficialmente, i battenti, dall’altra il gruppo è, già, al lavoro per organizzare e programmare il calendario, da qui alla fine dell’anno. Un Torneo Sociale ed uno Regionale, grazie agli sponsor, poi la gita in Val Imagna, il prossimo 25 settembre (le iscrizioni sono aperte, chi vuole partecipare può dare il proprio nominativo alla sede di Arconate, in via Beata Vergine, oppure chiamando Gigi Ronzio al numero 349/8755326) e, infine, il pranzo sociale, nel mese di novembre: sono solo alcuni degli eventi rivolti proprio a tutti, grandi e piccoli. Intanto, però, si lavora, giorno dopo giorno, da quel lontanto 1967 (anno di fondazione) per non far mancare nulla alle persone che amano questo sport e stare in compagnia. “Certamente – dicono dalla Bocciofila Arconatese – dispiace ammetterlo, ma manca moltissimo la collaborazione della gente di Arconate. I nostri campi (3 in totale) sono a disposizione di tutti, se vogliono fare una partitella serale o, semplicemente, trascorrere qualche ora insieme. Ed è questo che ci auspichiamo, ossia che sempre più persone si possano avvicinare al nostro mondo. In molti paesi limitrofi non ci sono campi da bocce ed i nostri che esistono (grazie al Comune ed ai vari collaboratori) potrebbero essere usati con maggiore frequenza. Se, poi, fossero anche chiuso o almeno semicoperti, beh... si utilizzerebbero molto di più”.

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