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Politica

Manovra. Garavaglia: "Pareggio nel 2014"

"Abbiamo vissuto una settimana particolarmente intensa e a tanti di noi sono venuti un bel po' di capelli bianchi in più. Tuttavia, la reazione del Governo, del Parlamento, delle istituzioni è stata molto forte, straordinaria, o meglio straordinaria e normale al tempo stesso. Straordinaria perché si giunge ad approvare una manovra che ci fa raggiungere per davvero il pareggio di bilancio nel 2014, operazione che è riuscita a questo Paese una volta sola due secoli fa, in soli tre giorni, quando di solito per approvare una manovra impieghiamo tre o quattro settimane". Così il vicepresidente della commissione Bilancio del Senato, Massimo Garavaglia in dichiarazione di voto sulla manovra finanziaria il quale ha spiegato come "La manovra è stata potenziata e irrobustita molto dal punto di vista dei saldi e notevolmente migliorata nei punti critici, condivisi anche dall'opposizione e con l'opposizione: le pensioni, la tassa sui depositi, il patto di stabilità, gli investimenti in infrastrutture". Secondo il senatore della Lega "Non va perso questo patrimonio: la convergenza che è stata trovata con l'opposizione sui temi da migliorare, sui tempi e sui pochi emendamenti da presentare (la Lega Nord ne ha presentati solo cinque sui cinque temi che andavano messi a posto). Questo è un patrimonio importante, però non possiamo illuderci che i problemi siano già tutti risolti. In particolare, resta il problema dell'euro e dell'Europa. È chiaro il rischio che il nostro Paese corre in caso di attacchi sul debito, attacchi che si estendono anche ai nostri principali istituti bancari. Situazione paradossale, perché vede le nostre banche definite fragili, quando ad esempio quelle inglesi non sono definite tali benché siano state salvate con soldi pubblici e in parte nazionalizzate". Infine, i contributi della Lega Nord alla manovra. Sulle pensioni, ha detto Garavaglia "Nessun blocco alle più basse, recuperando soldi tagliando le cosiddette pensioni d'oro. Sull'imposta sul deposito titoli: tutelati i piccoli risparmiatori. Tolta la tassa per le cause di lavoro per i lavoratori con i redditi medio bassi. Infrastrutture: sbloccate la Conferenza dei servizi per la TAV e tolti i vincoli che rischiavano di bloccare investimenti importanti come la Pedemontana e la BreBeMi. In ultimo, il patto di stabilità. Da un lato - e questo è molto importante - si rende operativo da subito l'obbligo di accorpare le funzioni dei Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, che sono la stragrande maggioranza. Da questo obbligo è evidente a tutti che si ricaveranno ingenti e importanti risparmi. Dall'altro, si fissa il principio per cui i tagli non saranno più uguali per tutti: già dal 2012, chi è virtuoso avrà di più e chi non lo è avrà tagli maggiori".

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