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Turbigo

Christian, un'altra croce sulla strada

Doveva compiere 37 anni, Christian Branca. E' morto ieri sera a Gallarate, mentre in moto stava tornando a casa dal lavoro. Viveva a Turbigo con la fidanzata.

Uno schianto terribile. Un urto violentissimo e, poi, solo lacrime dolore ed un’altra giovane vita strappata per sempre all’amore ed all’affetto di familiari, parenti ed amici. E’ accaduto di nuovo, giovedì, attorno alle 20. Christian Branca, 36enne turbighese, si trovava in sella alla sua motocicletta Ducati quando, per cause in corso di accertamento, in via Varese (intersezione via Liberazione) a Gallarate, è entrato in collisione con un’auto. Subito è scattato l’allarme e sul posto sono prontamente arrivati gli agenti della Polizia locale del comando cittadino ed i Carabinieri, oltre ai mezzi del 118. I sanitari hanno fatto tutto ciò che era nelle loro possibilità pur di salvare la vita all’uomo, ma alla fine si sono, purtroppo, dovuti arrendere constatandone il decesso. Troppo gravi le ferite riportate. La notizia della tragedia si è, immediatamente, diffusa in tutta Turbigo e nel territorio, facendo calare lentamente il silenzio e gettando nello sconforto il paese intero.

IL RICORDO DI MAMMA LOREDANA:
Trentasette anni ancora da compiere, buono, generoso e sempre disponibile. Mamma Loredana ha la voce rotta dall’emozione mentre al telefono ci parla del suo Christian. Un ragazzo come molti suoi coetanei: lavoro, famiglia e, poi, gli amici, davvero tanti, non solo a Turbigo dove era nato e cresciuto e dove abitava con la fidanzata, ma in tutto il territorio ed anche nella vicina provincia di Varese. Christian Branca, oggi, non c’è più, se ne è andato, per sempre, l’altro ieri sera, ucciso da un terribile incidente stradale mentre in sella alla sua motocicletta stava rientrando a casa dopo una normale giornata lavorativa. Il suo sguardo e quel suo sorriso, però, rimaranno sempre stampati nella mente e nei cuori di quanti lo hanno conosciuto e continueranno a volergli bene. “Ambizioso – racconta la mamma – Aveva iniziato presto a lavorare, dopo le Medie, ed i risultati erano arrivati fin da subito. Gli piaceva il suo lavoro e ci metteva grande passione ed impegno, le stesse che erano parte di lui anche quando faceva qualcosa”. Impiegato presso la catena di supermercati “Dimeglio”, nel punto di vendita di Oggiona Santo Stefano, in provincia di Varese (qualche tempo era stato anche direttore in un supermercato turbighese), proprio da lì, giovedì, poco prima delle 20, era uscito quando è avvenuta la tragedia. “Erano diversi anni – continuano i familiari – che conviveva con la fidanzata, a Turbigo. Poi, qualche giorno fa, gli avevano dato le chiavi di un nuovo appartamento, più grande, sempre nella cittadina del nostro territorio, dove, a breve, si sarebbero trasferiti. Ho ancora davanti agli occhi la sua felicità, la gioia e l’emozione perché gli stavano per mettere i pavimenti nuovi, il che avrebbe voluto dire che il momento di entrare, in quella nuova casa, era, ormai vicino. Non dimenticherò come andava fiero di questo nuovo passo della sua vita”. Come detto, disponibile, generoso, buono e capace di trasmetterti sicurezza, in ogni momenti. Sapevi che su di lui potevi sempre fare affidamento, per un aiuto o anche per un semplice consiglio. Tanti i ricordi, alcuni recenti, altri del passato, che, adesso, si susseguono uno ad uno. “Solo pochi giorni fa – conclude mamma Loredana – Christian era venuto a trovarci a casa (da qualche anno i genitori abitano a Castano Primo, prima avevano sempre vissuto a Turbigo, dove sono davvero tante le persone che li conoscono). Mi doveva sistemare il computer e mi ha lasciato uno degli ultimi suoi ricordi: l’immagine sul salvaschermo di me e lui, bambino, insieme: lo tenevo in braccio. Poi i messaggi che, in varie occasioni mi inviava al cellulare “Ciao mammina, come stai?” “Tutto a posto?” o ancora “Ti voglio tanto bene!”. Come farò e come faremo, ora, senza di lui, senza più vederlo arrivare a casa, senza più sentire la sua voce e senza poterlo riabbracciare”. Il 36enne turbighese è solo l’ultima vittima della strada: pochi giorni prima, infatti, (e precisamente martedì pomeriggio), un altro giovane, Giacomo Cusimano, 26enne di Castano Primo, aveva perso la vita, sempre in un incidente stradale, mentre in sella alla sua moto stava percorrendo la via Novara a Turbigo. Lo stesso paese dove abitava Christian e che, oggi, è avvolto nel silenzio.

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