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Musica

Hard rock please!

Questa settimana My Generation Project vi propone l'hard rock degli Homerun, band nostrana ad esportazione internazionale.

Saletta affollata, strumentazione invidiabile e ottima coesione musicale… stiamo parlando degli Homerun, che gentilmente hanno accettato di presentarsi a ‘My Generation Project’! Homerun (‘casa-base’, per utilizzare una terminologia sportiva) è una band di, ormai, vecchie radici: la loro prima infanzia risale infatti al 2000, anno di formazione, i cui componenti storici sono Matteo Albarelli (voice), Andrea ‘Andy’ Ringoli (chitarra) e Walter Borrelli (tastiere, synth, effetti), raggiunti stabilmente da un paio di anni anche da Paolo Luoni (basso), Valerio Castiglioni (chitarra) e Willy Battiston (batteria). Dislocati tra Dairago e le province di Como e Varese, i sei si ritrovano per due sessioni di prove ogni settimana, indice di una volontà ferrea e di un lavoro molto vicino al professionismo. Come spesso accade, la loro passione musicale li spinge verso i confini dell’hard rock, anche in questo caso, genere davvero poco frequentato dagli ascoltatori italiani (famoso, invece, nel nord Europa e oltreoceano): la band si ispira ai ‘big’ della categoria, quali Whitesnake, Judas Priest e Black Label Society, tra i tanti che si potrebbero citare. L’impasto musicale è composto di tastiere effettate, cui si aggiungono gli urli delle chitarre e le precise ritmiche di batteria e basso; la voce di Matteo (autore anche dei testi in inglese) è poi perfettamente calibrata in stile e timbrica, incorniciata dai molti cori di Walter e Valerio, con precisa intonazione, non sempre facilmente raggiungibile. Tutta la band partecipa al processo compositivo, che ha finora portato a due produzioni: la prima nel 2008 con l’album dal titolo ‘Don’t stop’ prodotto da diverse case di produzione e distribuito su un circuito internazionale (‘Self’ per l’Italia, ‘PHD’ per l’Europa e ‘Avalon’ per il Giappone), portando all’attivo più di 1500 copie vendute in tutto il mondo, risultato più che positivo per una band emergente italiana. Il secondo lavoro in uscita a breve (probabilmente con una casa oltralpe, ma non si può svelare di più!), ‘Black World’, nasce dalla volontà di denunciare quanto l’essere umano stia rovinando il meraviglioso mondo di cui è ospite e di far sentire a gran voce il proprio dissenso. Fine nobile certamente, che si potrà a breve condividere con gli Homerun, in trattativa per quest’ultimo progetto. Spiace (a chi scrive, ma sono certa anche ai molti nella loro stessa situazione) dover constatare ancora una volta la difficile, se non addirittura drammatica, situazione della discografia italiana, che si lascia scappare l’ennesimo gruppo potenzialmente vendibile, rivolgendosi ormai al facile guadagno coi prodotti da talent show: i sei hanno un’immagine sfruttabile (al di là dei gusti, capelli lunghi e tatuaggi fanno parte della tradizione hard rock di sempre e agli Homerun non mancano né i primi né i secondi!), un prodotto ottimo e un carisma di forte impatto. Ben vengano le collaborazioni europee ed internazionali, ma il Made in Italy dovrebbe rimanere a casa. Se siete curiosi di saperne di più vi rimandiamo al loro sito http://www.myspace.com/homerunrockband, dove potete avere un assaggio di ‘Don’t Stop’! Cari ascoltatori, ci risentiamo sulle frequenze di MGP!

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