Casorezzo
L'amministrazione ha preso carta e penna manifestando alla società le criticità che verrebbero a crearsi in seguito a questo provvedimento
La decisione ha spiazzato i cittadini. E il comune ha deciso di prendersi carico della questione per cercare in qualche modo di risolverla. Sulla questione relativa alla chiusura della filiale della BPM di Casorezzo l'amministrazione ha preso carta e penna manifestando alla società le criticità che verrebbero a crearsi in seguito a questo provvedimento. "Comprendo le esigenze aziendali- scrive il primo cittadino Rosella Giola - e le pianificazioni messe in atto per ottimizzare le risorse economiche e strutturali ma, come potete ben immaginare, in un paese come il nostro, non avere sportelli bancari significa mettere in difficoltà le famiglie, soprattutto le persone anziane che non hanno la possibilità di recarsi in altri paesi per svolgere le semplici operazioni di prelievo e pagamento". Anche perché, precisa Giola, non tutti hanno dimestichezza con gli strumenti informatici nè possono disporre di un amico o di un parente che possa usarli per loro conto. "Già un'altra banca ha chiuso i suoi sportelli - prosegue la missiva di Giola - ma si pensava davvero che almeno la vostra, dopo tanti anni di permanenza a Casorezzo potesse restare, anche con un solo sportello, ma con la presenza di persone con cui relazionarsi e confrontarsi, soprattutto per l'utenza meno giovane che ancora sente l'esigenza di avere un contatto umano". Qualora non sia proprio possibile lasciare uno sportello bancario, Giola chiede all'azienda bancaria di far permanere almeno un Bancomat "giusto per dare la possibilità di avre un punto di prelievo". Soluzione che Giola non valuta come ideale ma, conclude, "alleggerirebbe il disagio che dobbiamo affrontare".