Castellanza
Un manifesto che parte dai ragazzi dell'Istituto Maria Ausiliatrice con un presupposto chiaro: la violenza spesso nasce anche dal linguaggio, e proprio il linguaggio può diventare il primo strumento per contrastarla.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Istituto Maria Ausiliatrice di Castellanza ha scelto di fermarsi per un momento di riflessione e condivisione con i propri studenti, trasformando la mattinata in un percorso di memoria, consapevolezza ed educazione al rispetto.
Al centro dell’iniziativa, il ricordo delle sorelle Mirabal, simbolo della lotta contro la violenza e l’oppressione nella Repubblica Dominicana, la cui storia ha permesso ai ragazzi di comprendere come il coraggio possa attraversare il tempo e continuare a parlare alle nuove generazioni. A queste figure simboliche si sono affiancate storie tragicamente attuali come quelle di Giulia Tramontano, Saman Abbas, Pamela Genini e Giulia Cecchettin: nomi che sono diventati volti, racconti, domande, e soprattutto monito per il presente.
Da questo momento di ascolto e confronto è nato un gesto concreto: la presentazione del Manifesto del linguaggio rispettoso, un documento scritto direttamente dagli studenti, con l’obiettivo di promuovere un uso delle parole più attento, consapevole e responsabile. Un manifesto che parte da un presupposto chiaro: la violenza spesso nasce anche dal linguaggio, e proprio il linguaggio può diventare il primo strumento per contrastarla.
Nel corridoio della scuola, i fiocchi rossi appesi alle pareti hanno trasformato gli spazi quotidiani in luoghi della memoria, creando un percorso visivo che richiama l’attenzione e invita alla riflessione: un segno semplice ma forte, un “no” collettivo a ogni forma di abuso e discriminazione.
Particolarmente toccante il momento dedicato all’ascolto della canzone “Piccola volpe”: ogni studente ha scritto un pensiero personale da lasciare sulla sagoma di una donna in lacrime, trasformando le emozioni in parole, il dolore in consapevolezza, il ricordo in responsabilità.
“Ricordare, ma soprattutto educare”: questo il messaggio che l’Istituto Maria Ausiliatrice ha voluto lanciare alla comunità. Perché solo costruendo ogni giorno una cultura del rispetto, a partire dalle scuole, si può sperare in un futuro davvero libero dalla violenza.