Inveruno, Sociale
La tradizionale processione con la statua di Santa Teresa ha attraversato le vie del paese. All'arrivo piota e castagne come da tradizione.
Anche quest’anno la comunità di Inveruno ha rinnovato la propria devozione a Santa Teresa d’Avila, patrona della parrocchia, con una festa che ha saputo intrecciare momenti di spiritualità, preghiera e vita comunitaria. Il triduo di celebrazioni, proposto dalla parrocchia di San Martino, si è aperto mercoledì 15 ottobre — giorno della memoria liturgica della Santa — con la Messa mattutina e un’intera giornata dedicata all’adorazione eucaristica e alle confessioni. In serata, la celebrazione penitenziale comunitaria ha offerto ai fedeli un tempo di riflessione e riconciliazione, in preparazione ai giorni più solenni della festa. Il culmine è stato raggiunto domenica 19 ottobre con la Santa Messa solenne in onore della patrona, celebrata nella chiesa parrocchiale gremita di fedeli, segno della viva partecipazione della comunità. Nel pomeriggio, la tradizionale processione con la statua di Santa Teresa ha attraversato le vie del paese, partendo da piazza San Giovanni Bosco e concludendosi in piazza San Martino. Momento di grande emozione, la benedizione eucaristica impartita dal diacono novello don Michael Mtonga, che ha sigillato la giornata di festa con un gesto di fede e comunione. Non è mancato un momento di preghiera collettiva: il parroco, don Francesco Agostani, ha poi guidato il percorso “Va’ dove ti porta il Rosario”, un itinerario di devozione mariana che ha unito ancora una volta le famiglie e i gruppi parrocchiali.