Cultura
Due ricorrenze che si incontrano e si illuminano a vicenda: gli angeli che vegliano dall’alto e i nonni che, con discrezione e affetto, custodiscono i ricordi, la fede, le tradizioni.
Il 2 ottobre, nel calendario liturgico e civile, ha un significato speciale. La Chiesa celebra la memoria degli Angeli Custodi, figure di protezione e accompagnamento nel cammino quotidiano; allo stesso tempo l’Italia festeggia la Giornata dei Nonni, istituita nel 2005 per sottolineare l’importanza di queste presenze preziose nella vita delle famiglie e della comunità.
Due ricorrenze che si incontrano e si illuminano a vicenda: gli angeli che vegliano dall’alto e i nonni che, con discrezione e affetto, custodiscono i ricordi, la fede, le tradizioni. Un parallelismo che rende la giornata ancora più significativa, perché ciascuno di noi ha accanto un “angelo custode” concreto: il sorriso di una nonna, la saggezza di un nonno, la loro mano pronta a sostenere.
Anche nel nostro territorio non sono mancate iniziative per rendere omaggio a questa festa: nelle scuole i bambini hanno preparato lavoretti e poesie da donare ai nonni, nelle case di riposo momenti di preghiera e convivialità hanno portato calore e vicinanza, mentre diverse parrocchie hanno voluto inserire nelle celebrazioni liturgiche una preghiera speciale per i nonni, presenti e defunti.
Una giornata che, al di là delle ricorrenze ufficiali, diventa occasione per fermarsi e dire “grazie”: ai nonni, per la loro presenza discreta e fondamentale; e a quegli angeli invisibili che, nella fede, custodiscono ogni passo della nostra vita.