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Dal palco del tradizionale raduno leghista di Pontida, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha rilanciato con forza il tema dell’autonomia spronando Salvini e i ministri del Governo a fare di più.
Dal palco del tradizionale raduno leghista di Pontida, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha rilanciato con forza il tema dell’autonomia. «Siamo la regione locomotiva d’Italia e tra le più performanti a livello europeo – ha dichiarato – ma per continuare a correre abbiamo bisogno di più libertà dalla burocrazia e dal potere centralistico romano. Altrimenti i nostri sforzi rischiano di restare frenati».
Un discorso che guarda al futuro dei territori, con l’idea che la crescita passi proprio da un rilancio locale. «La Lombardia vuole liberarsi da questi vincoli che dimostrano quanto sia ancora forte un centralismo che non capisce che il mondo sta cambiando», ha proseguito Fontana.
Il governatore ha poi ricordato la “Carta della Lombardia”, documento simbolo del percorso autonomista, firmato per primo da Umberto Bossi: «Bossi è ancora oggi un combattente per l’autonomia e il federalismo. La Carta dice che non possiamo attendere oltre: servono subito alcune misure concrete».
Infine, un passaggio sul lavoro del ministro Roberto Calderoli, regista della riforma: «Sta facendo un lavoro disumano – ha sottolineato Fontana – ma la palude romana prova in ogni modo a rallentare il percorso. Noi, però, dobbiamo insistere».