Sport, Busto Arsizio, Storie
Lo stadio ‘Carlo Speroni’ sullo sfondo e tutto attorno i tanti, tantissimi ricordi che, inevitabilmente, fanno capolino nel cuore e nella testa. Perché quegli spalti per il bustocco Giannino Gallazzi, mai come stavolta è proprio il caso di dirlo, sono una “seconda casa”.
Lo stadio ‘Carlo Speroni’ sullo sfondo e tutto attorno i tanti, tantissimi ricordi che, inevitabilmente, fanno capolino nel cuore e nella testa. Perché quegli spalti per il bustocco Giannino Gallazzi, mai come stavolta è proprio il caso di dirlo, sono una “seconda casa”. 94 anni e più di 80, infatti, sempre a seguire le partite della sua amata Pro Patria, la squadra della sua città. “Quando mi chiedono cosa significa per me questa società, io faccio questo esempio - spiega - prima c’è la mamma, poi la nonna e quindi viene la Pro. Ho iniziato a seguirla che ero ancora piccolo: mio papà con il carretto andava a portare del materiale allo stadio e io lo seguivo. Da lì, allora, ho iniziato a seguirla e non ho più smesso”. Ogni volta che gioca lui è là, pronto a sostenere il mister e i giocatori. “I ricordi sono molti - continua - Uno in particolare: quel gol di Antoniotti, arrivato dopo avere scartato due difensori e anche il portiere. Mentre veniva verso il centrocampo per festeggiare vedo che viene rincorso dal portiere avversario, mi chiedo il perché. Beh… non ci crederai, andava ad abbracciarlo ed a complimentarsi per la rete che aveva fatto. Oppure quando Pelé è venuto allo ‘Speroni’: ero al campo con mia figlia piccola, lui l’ha presa per mano e le ha fatto fare un giro sul terreno di gioco. Altri tempi, ovviamente. Oggi il calcio e il tifo sono cambiati tanto. Ma la mia fede calcistica, quella no, è rimasta praticamente identica. Perché la Pro Patria è stata, è e sempre sarà nel mio cuore. È la squadra della mia Busto Arsizio, come potrei non sostenerla?”.
GIANNINO: DA 80 ANNI ALLA STADIO A TIFARE PRO PATRIA