Malpensa
“Emilietta”, ha vissuto per oltre vent’anni all’interno del Terminal 1 di Malpensa, trasformando le sale arrivi del principale scalo lombardo nella sua casa.
La sua storia ricordava da vicino il celebre film con Tom Hanks The Terminal. Solo che, in questo caso, non c’erano sceneggiature o macchine da presa: era la vita reale. Cesira Emilia Ton, per tutti “Emilietta”, ha vissuto per oltre vent’anni all’interno del Terminal 1 di Malpensa, trasformando le sale arrivi del principale scalo lombardo nella sua casa.
Emilietta si muoveva ogni giorno con il suo inseparabile carrello, la valigia e una pila di giornali. Dormiva sulle panchine di marmo, si lavava nei bagni dell’aeroporto, cucinava piccoli pasti di fortuna e trascorreva il tempo scrivendo poesie e racconti. Conosceva ogni angolo di Malpensa, ogni storia e aneddoto legato al via vai di passeggeri, e molti dipendenti dello scalo – dalle addette alle pulizie alle commesse dei negozi – le volevano bene, fermandosi spesso a salutarla o a scambiare due parole con lei.
Dietro la sua scelta forzata c’era un nodo mai sciolto: l’impossibilità di tornare nelle isole Mauritius, dove vivevano i suoi due figli e l’uomo che amava. Espulsa anni prima dal Paese africano, non aveva più potuto rientrare. In Italia si era arrangiata prima nelle stazioni, poi trovando in Malpensa un rifugio stabile, quasi una seconda pelle. “Molti mi hanno offerto un lavoro o una sistemazione – raccontava in un’intervista del 2010 – ma io mi sono sempre rifiutata. Non chiedo l’elemosina, vivo della mia pensione minima. Malpensa è diventata la mia casa, mio malgrado. Ma il mio cuore è rimasto alle Mauritius, dove ci sono i miei figli e l’amore della mia vita”.
La sua presenza discreta e al tempo stesso inconfondibile ha segnato profondamente la quotidianità dello scalo e la memoria del territorio. Nei giorni scorsi, la notizia della sua scomparsa è stata resa pubblica dalla sindaca di Ferno, Sarah Foti, che l’ha ricordata come “una figura fuori dal comune, capace di lasciare un segno unico nella storia della nostra comunità e di Malpensa”.
Emilietta riposerà nel cimitero di Ferno, ma la sua storia rimarrà per sempre legata all’aeroporto che l’ha accolta e che, in fondo, è stato per decenni la sua casa.