Robecchetto, Sociale
Uno spazio in cui gli adolescenti possano esprimersi, dialogare, fare amicizie,... a Robecchetto questo spazio in Oratorio c'è davvero.
In un’epoca sempre più veloce, sfaccettata, sfuggente, in cui spesso i giovani comunicano tra loro solo attraverso gli smartphone dalle loro camerette, avere uno spazio in cui gli adolescenti possano esprimersi, dialogare, fare amicizie ed esperienze è sempre più difficile. Ma se lo trova... è un vero ‘Eldorado’. E a Robecchetto con Induno uno spazio così c’è davvero, da alcuni anni, promosso dagli educatori della Comunità Pastorale in Binda. Questa primavera, in una seduta ‘aperta’, abbiamo avuto la fortuna di visitare e scoprire questo ampio locale, al primo piano dell’oratorio robecchettese, insieme ai primi cittadini e agli assistenti sociali di Robecchetto, Turbigo e Nosate. Il progetto ‘Eldorado’, in realtà, non nasce per caso... ma è il proseguo di sedici anni di esperienze educative, con modalità differenti, per cercare di avvicinare, coinvolgere, stimolare e ascoltare i ragazzi della comunità. “Sedici anni fa è nato il primo progetto educativo ‘Insieme verso la meta’ rivolto agli adolescenti, che ha coinvolto negli anni circa 600 ragazzi del territorio. Dieci anni dopo, è stato avviato un secondo percorso, ‘Riuscire dalla media’ dedicato ai preadolescenti delle scuole medie - ha spiegato Pietro Cardani, coordinatore del progetto - Tuttavia, negli ultimi anni, il contesto è profondamente cambiato: la partecipazione ai percorsi formativi tradizionali, compreso il catechismo, si è drasticamente ridotta. La pandemia da Covid 19 ha ulteriormente complicato il quadro, rendendo più difficile coinvolgere i ragazzi in attività di aggregazione e formazione”. Eldorado non è solo un progetto educativo, ma anche un luogo concreto pensato per i ragazzi. Attraverso la partecipazione a un bando, è stato possibile ristrutturare uno spazio all’interno dell’oratorio, creando un ambiente accogliente e stimolante. Gli educatori hanno lavorato per rendere questo luogo non solo funzionale, ma anche capace di comunicare con i ragazzi: un ambiente curato, colorato e adeguato ai loro bisogni diventa infatti un elemento chiave per farli sentire accolti e parte di una comunità. Tuttavia, Eldorado non si esaurisce nella sua dimensione fisica: è uno spazio relazionale in cui i ragazzi possono esprimersi liberamente, trovare ascolto e costruire legami significativi. "Abbiamo capito che i ragazzi di oggi hanno bisogno di sentirsi visti e riconosciuti – raccontano gli educatori – e questo non può avvenire solo attraverso un messaggio su WhatsApp. Serve un incontro personale, un luogo dove possano essere ascoltati veramente, senza la pressione di dover trovare subito una soluzione ai loro problemi”. Accoglienza, crescita, comunità sono le tre parole che potrebbero sintetizzare gli obiettivi del progetto curato dagli educatori Micaela Baldassini, Riccardo Fiorio, Marta Furlato, Mattia Miramonti, Matteo Rudoni; oltre a suor Marta e don Matteo. Per raggiungere un numero sempre maggiore di adolescenti, il progetto si avvale anche dei social media, strumenti fondamentali per creare connessioni e comunicare con i ragazzi attraverso un linguaggio accessibile e familiare. TikTok, Instagram e altri canali digitali vengono utilizzati per diffondere messaggi educativi e promuovere le attività dell’oratorio in modo innovativo.