Castano Primo, Cultura, Eventi, Storie, Libri
L'evento organizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione “Inventario dei Ricordi” ha visto la partecipazione di Valerio Villoresi, autore e nipote di Eugenio.
Una serata densa di emozioni, tra pagine di storia e cultura, quella andata in scena lo scorso 3 luglio nella Sala Consiliare di Castano Primo, dove si è tenuta la presentazione del libro “Il mormorio del mare”. L'evento organizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione “Inventario dei Ricordi” ha visto la partecipazione di Valerio Villoresi, autore e nipote di Eugenio. Il romanzo riporta alla luce la figura di Eugenio Villoresi, ingegnere visionario, testardo e devoto, che con ostinazione portò avanti la realizzazione dell’omonimo canale, osteggiato dai poteri forti ma destinato a cambiare la vita di generazioni di popolani della Pianura Padana. Attraverso le sue pagine, i ricordi personali si intrecciano con la grande storia, dando vita a un racconto intenso, carico di suggestioni, dove il “mormorio del mare” diventa metafora di un destino che scorre inarrestabile come l’acqua.
La presentazione è stata impreziosita dalla lettura di alcuni passi del romanzo a cura dell’attrice Roberta Turconi, che ha saputo dare voce e anima ai personaggi del libro. A dialogare con l’autore, il professor Giuseppe Castoldi e la nostra giornalista Tecla Faccendini, in un confronto profondo e coinvolgente sul valore della memoria, della tenacia e delle radici. Durante la serata è stato anche presentato, con l’intervento di Piera Torno, presidente di “Inventario dei Ricordi”, un progetto di valorizzazione del Canale Villoresi, che punta a riscoprirne l’importanza ambientale, storica, culturale e turistica. “Grazie a Valerio Villoresi e a tutti i partecipanti per la bella serata di storia, cultura e tradizioni – hanno commentato il Sindaco Roberto Colombo e l’Assessore Maurizio Del Curto – Un’iniziativa molto coinvolgente e speciale”. Un evento che ha saputo unire passato e presente, facendo risuonare ancora una volta, tra le mura della Sala Consiliare, il mormorio eterno della memoria.