Pellegrini al Sacro Monte

L’Unità di Pastorale Giovanile di Magenta in pellegrinaggio al santuario varesino di Santa Maria del Monte. Un pomeriggio di cammino e di preghiera, che segna il passaggio verso le attività dell’estate affidandole alla Madonna. Riscoprendo il senso di andare pellegrini

UPG di Magenta pellegrina al Sacro Monte di Varese. Era nutrito il gruppo di ragazzi, famiglie, catechisti ed educatori, che si è recato il 21 maggio al santuario di Santa Maria del Monte, luogo di fede e di spiritualità forte della diocesi di Milano. Un intero sabato sera nella preghiera a Maria, durante il mese di maggio che le è dedicato in modo particolare. Partiti a metà pomeriggio e giunti ai piedi del Sacro Monte prima delle 18, prima di darsi alla salita della famosa “Via delle 14 cappelle”, genitori e ragazzi si sono fermati a riflettere sul significato del gesto che stavano per vivere, aiutati dai responsabili della Pastorale giovanile cittadina. «Dobbiamo riscoprire il senso del pellegrinaggio: un luogo importante, verso cui andiamo per vivere un’esperienza di silenzio e preghiera in cui stare con Dio, e da cui ritornare più forti nella fede» ha spiegato don Giovanni Piazza, coadiutore degli oratori di Magenta. I pellegrini hanno poi salito in preghiera il cammino che porta in cima al Sacro Monte, fermandosi ad ogni cappella per riflettere sul mistero della vita di Gesù in essa rappresentato e osservarne la bellezza artistica. Tappe scandite dalla recita del Rosario. Al termine dell’ascesa, la celebrazione dell’Eucaristia nel Santuario dedicato alla Madonna. «Abbiamo scelto di vivere questo pellegrinaggio in un momento che vuole segnare non la conclusione dei nostri cammini di quest’anno, anzi» ha voluto sottolineare con forza don Giovanni. «Il cammino di crescita nella fede non va in vacanza per l’estate. Piuttosto, cambiano i luoghi e le modalità della nostra proposta educativa: con l’esperienza dell’oratorio feriale, le vacanze insieme in montagna, la partecipazione alla GMG, avremo l’occasione di vivere a fondo ciò che abbiamo imparato lungo quest’anno».

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