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Sapori

Raspelli: 5000 euro di borsa di studio per uno studente alberghiero

La borsa di studio è dedicata ad Alma Ambrosi che è stata cuore pulsante del celebre ristorante Vecchia Lugana.

Non è una semplice borsa di studio. Anche se l’importo è significativo, importante, più che gli euro è da comprendere il grande scopo che c’ è dietro un’iniziativa come questa: far prendere sempre più coscienza dell’importanza dell’ enogastronomia italiana e, soprattutto, delle scuole alberghiere che preparano le nuove leve, valorizzare i ragazzi, gli studenti migliori.
L’idea è stata di Pier Antonio Ambrosi, per anni alla guida del ristorante di famiglia, in provincia di Brescia, sul lago di Garda, la celebre Vecchia Lugana, a Lugana di Sirmione.
Il premio è duplice, si tratta di 5.000 euro che vanno divisi: 2.500 allo studente prescelto ed altrettanti al grande ristorante che lo farà lavorare, lo addestrerà nelle sue cucine.

La borsa di studio è dedicata ad Alma Ambrosi che è stata cuore pulsante del celebre ristorante Vecchia Lugana, portato poi avanti dal figlio Pierantonio e divenuto nome importantissimo per tutti gli amanti del buon cibo.
La Vecchia Lugana è stata gestita dalla famiglia Ambrosi a partire dal 1911, ha fatto parte dell’associazione Le Soste fin dal suo anno di fondazione, 1982, quando i patron di 18 ristoranti si ritrovarono a Milano, in via Bonvesin de la Riva, sotto l’egida di Gualtiero Marchesi.

Edoardo Raspelli ci mangiava con Clara, la sua ex fidanzata, diventata poi sua moglie; con loro il grande caro amico Toni Cuman. La Vecchia Lugana, poi uscita da Le Soste nel 2004, anno del termine dell’attività, è uno dei più antichi ristoranti italiani. Mappe vaticane ne certificano l’esistenza già nel 1600 e il poeta tedesco Heine nel 1800, nel suo Diario di un viaggio in Italia, ne parla per ricordare la zuppa di cipolle gustata.

Oggi il nome di Alma Ambrosi ritorna simbolo di una nuova energia che fa vivere nuovamente il suo grande amore per la cucina, così forte da averlo trasmesso a Pierantonio ed essere giunto fino ad Allegra, figlia di quest’ultimo: è proprio da lei che nasce il desiderio di dedicare questo premio alla nonna scomparsa, facendo sì che la sua memoria viva oggi più che mai nei percorsi di formazione che promuove.

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