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Eventi, Castano Primo, Territorio

In 'Via Crucis' con il Cardinale

Con Paolo sulla via della Croce. Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo’. Ecco il tema della meditazione che l’Arcivescovo ha proposto ai fedeli. L’apostolo Paolo, che nelle sue lettere ha definito i fondamenti salvifici dell’incarnazione, passione, morte e risurrezione, ci ha così accompagnato nel cammino della ‘Via Crucis’ diocesana di venerdì 27 marzo, a Castano Primo, per rinnovare la nostra fede nell’attesa pasquale. Passo dopo passo, stazione dopo stazione, sembra quasi di avvicinarsi al mistero di Cristo, di addentrarsi nella contemplazione, disponendoci a seguire, nella nostra vita, le orme di Gesù. Una celebrazione significativa quella della Via Crucis, che l’Arcivescovo presiede nelle sette Zone pastorali (quest’anno Oggiono, Carate Brianza, Somma Lombardo, Gaggiano, Castano Primo, per la Zona IV, Milano e Cinisello Balsamo). Introdotta dal Vicario episcopale di Zona, si snoda poi in un cammino, alternando il percorso con la lettura del Vangelo, momenti di silenzio e preghiera comune. A Castano Primo si respirava aria di festa e di raccoglimento nelle strade del paese: alle finestre manifesti, sui muretti delle case e delle recinzioni candele accese. Tante, tantissime, le persone che non hanno voluto mancare all’appuntamento, per un totale di circa 160 parrocchie; bambini, giovani, adulti ed anziani, tutti in riflessione, seguendo le stazioni proposte: la Croce e la Vocazione, la Croce e il vivere nella Grazia, la Croce e la testimonianza nel Ministero, la Croce e la debolezza nelle prove, la Croce e la forza nella letizia, la Croce e il morire nella Speranza. Al termine della celebrazione, il saluto affettuoso del Card. Dionigi Tettamanzi. Nel suo discorso invita a pregare per coloro che in questo periodo di crisi soffrono momenti angosciosi a causa della perdita del posto di lavoro. Ricorda soprattutto il Centro di Ricerca e Sviluppo di Nerviano, dove l’eccellente ricerca per la cura di gravi malattie rischia di essere rallentata. Al termine, seguita la benedizione e il saluto del Parroco, l’Arcivescovo si intrattiene a salutare i fedeli. E’ un arrivederci a maggio, sempre a Castano, per il ‘Santo Crocifisso’.

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