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venerdì 29 marzo 2024 | ore 16:48

"In cucina ho conquistato il Queensland"

La storia di Andrea Ravezzani: da Turbigo si è trasferito in Australia dove ha aperto un suo ristorante, ricevendo in un anno una serie di prestigiosi riconoscimenti e premi.
Turbigo - Andrea Ravezzani

Dice quel vecchio detto che la “classe non è acqua…”, ma può essere, eccome, invece cibo e vino. Dall’Italia alla conquista dell’Australia ‘a suon di portate e piatti davvero speciali e particolari’; se poi ci aggiungiamo anche un buon bicchiere di rosso o bianco, allora il successo è più che garantito. Il ‘mago’ dei fornelli e della ristorazione, insomma, là in terra straniera, ce lo abbiamo noi, perché il turbighese Andrea Ravezzani proprio nel paese dei canguri non solo ha il miglior ristorante italiano in Queensland, bensì ha fatto davvero incetta di riconoscimenti e premi (cappello rosso, nero e i 2 bicchieri). Quando la cucina è passione, impegno, sacrifici e arte… “E’ stato davvero un anno fantastico sotto ogni aspetto e punto di vista – racconta Ravezzani – Sono arrivato in Australia nel marzo del 2008, mia moglie Kerri, infatti, è appunto australiana e voleva tornare a casa, così ci siamo trasferiti a Noosa nella Sunshine Coast in Queensland. All’inizio mi sono dovuto ambientare (era tutto differente, il modo di vivere, le abitudini, ecc…), ho cominciato lavorando in altri ristoranti per capire e confrontarmi con questa nuova realtà. Poi nel 2015 ho comprato il ‘Noosa Waterfront Restaurant’, era un’opportunità, non potevo lasciarmela scappare”. Turbigo - Il 'Noosa Waterfront Restaurant' E in men che non si dica con il lavoro e la classe, due delle maggiori qualità di Andrea, ecco subito i primi traguardi. “Nel settembre dello stesso anno ho ricevuto il premio come miglior ristorante italiano in Queensland – continua – Quindi a gennaio del 2016 siamo stati riconosciuti con il cappello rosso, mentre nelle scorse settimane sono arrivati i ‘2 bicchieri’ per la lista dei vini; ma il risultato più bello è stato quello del 18 luglio quando ci hanno premiato con il cappello nero (la stella Michelin in Europa): una soddisfazione incredibile, non ci credo ancora”. Insomma, se vai in Australia e vuoi essere sicuro di mangiare bene e di stare bene, beh… devi fare tappa per forza al ‘Noosa Waterfront Restaurant’. “Abbiamo cercato di creare un’ambiente accogliente, con cucina a vista e stile molto italiano – spiega Ravezzani – Facciamo piatti tradizionali dell’Italia con tocchi innovativi senza però variare i sapori classici. I nostri punti di forza, inoltre, sono diversi, sicuramente lo staff dietro ai fornelli tutto italiano (c’è tra l’altro un ragazzo, Matteo Stefanoni, che si è trasferito sempre dalla zona da dove vengo anche io, è di Nosate), insieme a quello di sala invece del posto per evitare problemi di comunicazione. In totale siamo in 18, persone eccezionali che ci mettono grande passione in quello che fanno”. E’ un po’ come una famiglia, alla fine… “Penso che sia appunto questo il segreto di un successo – ribadisce – Se abbiamo raggiunto simili traguardi, il merito è di ognuno. Turbigo - Andrea e il suo staff al lavoro Adesso ci impegneremo per continuare a crescere ancora di più: l’obiettivo dal punto di vista professionale è mantenere la stella Michelin, per quanto concerne la vita privata, il presente e il futuro ormai è qui, è un posto molto bello. Certo dell’Italia mi mancano la mia famiglia, gli amici e alcuni generi alimentari che per restrizioni da noi non si possono portare. A giugno dell’anno prossimo tornerò quasi di sicuro per una vacanza e per trovare i miei genitori (fondamentali per la mia crescita umana, scolastica e lavorativa; gli studi alla scuola alberghiera ad Arona, i primi impieghi al ristorante ‘Scia on Martin’ di Buscate per imparare il mestiere, fino alle stagioni con grandi chef, quali Carlo Cracco, al momento in cui ho deciso di imbarcarmi sulle navi da crociera, all’apertura del ristorante ‘Il casel d’arlugn’ ad Arluno e alla partenza per venire qui), poi quando sarò in pensione mi piacerebbe fare 6 mesi in Australia e gli altri 6 in Italia”.

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