“Area ripulita”. Lo striscione è comparso sabato pomeriggio. La zona, poi, quella al di là del muro di via Lonate dopo la piazza San Zenone (per intenderci). Via l’immondizia e i rifiuti abbandonati, ma è solo un primo tassello. “Perché i punti del paese in queste condizioni purtroppo sono differenti. Noi andiamo avanti, oggi è stata la parte al confine tra Castano e Sant’Antonino (frazione di Lonate Pozzolo), in futuro saranno altre aree cittadine”, la voce è unanime tra le fila di CasaPound. Allora, non si è perso tempo e puntuale ecco che il gruppo si è dato appuntamento nel weekend appena passato proprio lungo la strada periferica che porta al santuario castanese. “Ci siamo concentrati in questo momento su una zona boschiva – spiegano – Abbiamo trovato praticamente un po’ di tutto: c’erano, infatti, sacchi, vestiti, scarpe e capi di abbigliamento vari; ancora pezzi di mobilia, scatoloni, generi alimentari, carta, plastica e anche 5 fusti con del liquido oleoso all’interno. Fino ad alcune siringhe. La situazione è di significativo degrado e soprattutto si tratta di un’area che è in quelle condizioni da tempo. Noi, quindi, con questa iniziativa abbiamo voluto dare un segnale al territorio, rispondendo alle segnalazioni ed alle richieste che i residenti del quartiere nord ci avevano e continuano a farci. Ma è triste constatare l’immobilismo delle istituzioni e della politica di fronte a simili realtà. Nonostante le polemiche sorte dopo l’intervento di riqualifica del bosco ed ai successivi striscioni comparsi sul posto e davanti al cancello del Comune, infatti, ancora lunedì nessuno si era preoccupato di portare via i sacchi accatastati al di là del muro di via Lonate (sebbene l’azienda appaltatrice per lo smaltimento dei rifiuti abbia effettuato la raccolta porta a porta del materiale indifferenziato), mentre quelli di fronte al palazzo Municipale sono stati tempestivamente rimossi, così come ecco tolti gli striscioni da ambedue le parti forse perché riportavano il simbolo di Casapound. L’ennesima dimostrazione di come la parte nord del paese sia letteralmente abbandonata e dimenticata dalle istituzioni”.

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