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venerdì 19 aprile 2024 | ore 01:17

Giliberti è 'tricolore'

Autocross: il pilota castanese Michele Giliberti ce l'ha fatta. Nuovo campione italiano. Una stagione praticamente perfetta. "Un sogno che si avvera. Grazie a tutti".
Castano/Turbigo - Michele Giliberti in gara (Photo Mirto)

Vincere è tutt’altro che semplice. Ancor di più se lo fai con anticipo rispetto alla fine della stagione e soprattutto guidando con una mano sola. Ma onestamente oggi questo conta poco o nulla. Oggi, invece, conta esserci. E Michele Giliberti c’è, eccome! Eccolo il nuovo campione italiano di autocross (Trofeo Autocross Italia Unicef cat. D4, velocità su terra). Più forte di tutto e di tutti, perché anche una malformazione all’arto superiore destro, alla fine, non gli ha impedito di centrare quel titolo inseguito per anni. “Un sogno che si avvera – dice il pilota di Castano Primo – Fin da inizio stagione l’obiettivo, infatti, era riuscire a centrare quel titolo sfiorato in più occasioni nel tempo e adesso allora avercela fatta è qualcosa di eccezionale e straordinario. Voglio ringraziare le persone che mi hanno sostenuto gara dopo gara (dai meccanici e da tutti coloro che mi hanno supportato con la preparazione e la manutenzione della macchina fino a chi mi ha accompagnato nei vari appuntamenti); e poi ovviamente un grazie alla mia famiglia e agli sponsor (senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile)”. Un’annata praticamente perfetta quella di Giliberti: tenete conto che il successo è arrivato con un bel po’ di anticipo rispetto alla fine del campionato e con all’attivo ben due primi posti, due secondi, un terzo e un quarto piazzamento (per un totale oggi di 72 punti). “Mancano ancora due gare alla conclusione – continua Giliberti – Molto probabilmente però non vi parteciperò, perché ho in programma di prendere parte ad uno degli appuntamenti dell’Europeo. Il 6 settembre prossimo, quindi, sarò a Maggiora (in provincia di Novara; autodromo Pragiarolo) all’open day del nuovo tracciato di autocross per testare la vettura; mentre qualche giorno più tardi (il 18, 19 e 20 dello stesso mese) ecco la gara. Un momento e un’occasione importante per fare ulteriore pratica ed esperienza che ti permette di confrontarti e metterti alla prova con piloti di grande e assoluto livello. Voglio capire, innanzitutto, le potenzialità dell’auto e successivamente decidere anche come organizzare il prossimo anno. Certo il titolo di campione italiano è un traguardo speciale, lo ripeto un sogno che diventa realtà dopo anni e anni dedicati a questa passione e a questo obiettivo. Ma, non nego, che mi piacerebbe in parallelo ritagliarmi uno spazio appunto anche all’Europeo”.

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