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venerdì 19 aprile 2024 | ore 18:55

Il ceranese che guarda al Parlamento

Il consigliere provinciale Alessandro Albanese ha accettato di candidarsi nella lista de 'La Destra' per il collegio Piemonte 2 della Camera dei Deputati alle prossime elezioni.
Cerano - Alessandro Albanese

Da Novara a Roma: questa l’ambizione di Alessandro Albanese, consigliere provinciale che ha accettato di candidarsi nella lista de La Destra per il collegio Piemonte 2 della Camera dei Deputati alle elezioni che si terranno il 24 e 25 febbraio. “Dopo un’attenta riflessione e alcuni forti dubbi legati ad esempio all’attuale legge elettorale - ha dichiarato - che non consente ai cittadini di scegliere direttamente i propri rappresentanti in Parlamento e che per questo non condivido, ho definitivamente sciolto la riserva dopo una telefonata del segretario Francesco Storace, dalla quale è emersa la volontà di portare una ventata di aria nuova nell’ambito della politica italiana”. L’esperienza di Albanese nella pubblica amministrazione ha avuto inizio nel 1999, con l’elezione nel consiglio comunale di Cerano in minoranza. Rieletto nel 2004 in maggioranza, è stato assessore comunale fino al 2009, anno in cui è diventato consigliere provinciale di Novara. “Sono stato iscritto ad Alleanza Nazionale dalla sua nascita fino allo scioglimento nel 2008, per confluire quindi nel Popolo della Libertà, che ho lasciato nel 2011 per aderire a La Destra, movimento nel quale ho ritrovato i valori e le idee per cui ho iniziato ad interessarmi alla politica, quali il rispetto della concezione spirituale della vita, il rifiuto di ogni forma di materialismo e relativismo etico, la rivendicazione delle radici cristiane della nostra civiltà, la solidarietà sociale e la tutela della famiglia. Ringrazio il partito de La Destra e in particolare Storace per la stima e per avermi offerto la possibilità di rappresentare il Novarese, anche se la politica che amo maggiormente e per cui mi sento votato è quella che si fa sul territorio, impegnandomi per risolvere i problemi che la gente deve affrontare quotidianamente. Ecco perché continuerò fino all’ultimo giorno di mandato ad esercitare il ruolo di consigliere provinciale, cercando di farlo nel miglior modo possibile, e anche per il futuro mi metterò a disposizione a livello locale”.

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